Qual è la posizione migliore per far dormire un neonato?
In quale posizione dovrebbe dormire un neonato?
Quando si diventa genitori uno dei dubbi più frequenti che assale neo mamma neo papà è sulla posizione corretta nella quale far addormentare il proprio bambino. C’è molta confusione a riguardo, soprattutto quando ci si confronta con parenti e amici i cui consigli si rivelano spesso errati.
La posizione corretta da adottare è quella supina. Perché? Vediamo assieme perché è la posizione consigliata da medici ed ostetrici.
Come deve dormire un neonato?
L’unica posizione corretta per la nanna del neonato è quella a pancia in su, poiché l’unica che consente di prevenire il fenomeno della “morte in culla”, conosciuto anche con l’acronimo SIDS.
Ad oggi, non sono ancora chiare le cause della “morte in culla”, ma i medici affermano che potrebbe essere correlata ad una serie di fattori:
- Difficoltà respiratorie dei neonati durante il sonno
- Reflusso gastroesofageo
- Utilizzo di troppe coperte, presenza di giocattoli e cuscini all’interno della culla
- Temperature della stanza troppo elevate
Andiamo ad analizzare insieme i dubbi principali legati ai fattori più probabili.
Sonno e sicurezza del neonato: analizziamo i dubbi più frequenti
Come deve dormire un neonato con raffreddore?
In caso di problemi respiratori come l’apnea o il raffreddore, la posizione a pancia in giù rende difficile al bambino svegliarsi facilmente.
La posizione a pancia in su è quella corretta nel caso di raffreddore. L’ideale sarebbe far dormire il bambino con la testa leggermente sollevata. In che modo? Posizionando un cuscinetto sotto il materasso all’altezza della testa, e non sopra il materasso, sempre al fine di prevenire il rischio che si verifichi la SIDS.
Questa posizione è ottimale perché favorisce la respirazione del neonato ed evita che le secrezioni nasali ristagnino nell’area naso-faringe.
Come deve dormire un neonato con reflusso?
Credenza diffusa è che far dormire il neonato a pancia in su faciliti la possibilità di soffocamento da rigurgito. Ma questa credenza è del tutto sbagliata e accade esattamente il contrario.
Il bambino che dorme a pancia in giù può restare soffocato dal proprio materiale gastrico. Come? A causa della forza di gravità, questo viene facilitato nel raggiungimento delle vie respiratorie.
Invece, in posizione supina il rigurgito difficilmente raggiunge le vie respiratorie. Questo perché questa posizione favorisce la tosse del bambino consentendogli di espellere più facilmente e in modo autonomo il contenuto dello stomaco.
Meglio lettino, culla o navicella?
L’American Academy of Pediatrics ha affermato che i neonati dovrebbero dormire nella stessa stanza dei genitori fino al compimento del primo anno d’età. Avendo vicino il bambino i genitori sono agevolati nel nutrirlo, consolarlo e monitorarlo costantemente, riducendo così il rischio di morte in culla fino al 50%.
Per garantirgli un sonno sicuro, poi, il neonato dovrebbe dormire in una culla stabile o su una superficie rigida per culla per tutto il primo anno di vita e bisognerebbe evitare di utilizzare lenzuola troppo morbide e cuscini.
Anche per quanto riguarda i giocattoli, è bene evitarli nella culla.
Come abituare il neonato a dormire in posizione supina?
Per abituare il neonato alla posizione supina bisognerebbe sempre fasciarlo con un lenzuolino prima di farlo addormentare, così da evitare che il lenzuolo arrivi alla sua bocca o al naso e rischi di soffocarlo o che il bambino si giri durante il sonno.
Si può ricorrere anche all’utilizzo di riduttori per la culla o per il lettino, che consentono di rendere la superficie a disposizione del bimbo più piccola, garantendo così minori movimenti.
Si dovrebbe cercare poi di far addormentare il bimbo direttamente a pancia su anche quando è in braccio, così da non doverlo girare in seguito con il rischio di svegliarlo e di non riuscire più a farlo addormentare.
Sperando di aver risolto dubbi e titubanze, la migliore pratica da attuare per la sicurezza del proprio bimbo è ascoltare con attenzione le indicazioni del medico e delle ostetriche.
