Sognare in bianco e nero: è possibile? Cosa significa?
Sognare in bianco e nero: è possibile?
I sogni sono da secoli, e invero da sempre, uno degli aspetti più affascinanti e misteriosi della nostra esistenza. Considerati visioni premonitrici oppure desideri del nostro inconscio, amati e temuti, tutt’oggi continuano a suscitare l’interesse di decine di studiosi e curiosi.
L’interpretazione dei sogni è una pratica antichissima, ma chissà se chi la praticava indagava un aspetto curioso ma essenziale: è possibile sognare in bianco e nero?
La risposta è sì, esistono persone che affermano di sognare regolarmente in bianco e nero se non addirittura esclusivamente in bianco e nero. Numeri bassi ma comunque concreti, segno di una realtà ignota a chi, invece, sogna a colori.
Sognare in bianco e nero: qual è il significato?
D’accordo, poniamo il caso che siate tra quelle persone che sognano in bianco e nero, anche solo qualche volta. Cosa significa?
Ovviamente, come tutto ciò che riguarda i sogni, si entra in un terreno di interpretazioni. Per esempio sognare a colori è stato associato alla creatività: utilizzando la metodologia dei diari del sonno, cioè invitando i partecipanti ai test a trascrivere i propri sogni, si è notato che chi riportava sogni a colori registrava alti punteggi in test pensati per misurare la creatività.
Di conseguenza, chi riporta sogni in bianco e nero tenderebbe ad essere meno creativo nel complesso. Tuttavia, altre ricerche hanno suggerito interpretazioni di natura differente.
Una possibile spiegazione: la TV in bianco e nero
Uno studio del 2008 dell’Università del Dundee in Gran Bretagna lega, invece, il sognare in bianco e nero alla televisione. Quella in bianco e nero della metà del secolo scorso.
La ricerca ha preso in esame 60 soggetti, metà sotto i 25 anni e metà sopra i 55 anni, evidenziando che:
- Solo il 4.4% degli under 25 sognava in bianco e nero. Alla stessa maniera, tra gli over 55 che da bambini erano stati esposti alla TV a colori solo il 7,3% riportava di sognare in bianco e nero;
- Viceversa, gli over 55 che da bambini guardavano la TV non a colori dichiaravano di sognare in bianco e nero una volta su quattro.
La ricerca suggerisce, quindi, che l’avvento della TV a colori abbia segnato il passaggio da sogni in bianco e nero a sogni in technicolor. A supportare la tesi, la ricerca cita precedenti studi dal 1915 al 1950 che evidenziano come allora la maggior parte delle persone sognasse in bianco e nero (prima della TV già c’era il cinema in bianco e nero).
Ciò che colpisce da tale ricerca è l’impatto che TV e cinema avrebbero sul nostro inconscio. In altre parole, poche ore davanti allo schermo avrebbero oscurato la nostra realtà quotidiana a colori.
Una conclusione che a molti apparirà esagerata e fantasiosa ma che in realtà ben si concilia con gli studi sui media attivi fin dagli anni 50 del secolo scorso. Per esempio, l’idea che i media riconfigurino il funzionamento della mente è l’idea chiave di un pensatore iconico come Marshall McLuhan e dell’intera scuola dei pensatori di Toronto di cui fa parte.
Quale futuro per i nostri sogni?
Qualunque sia il significato o l’origine, il sognare in bianco e nero resta un fenomeno affascinante nel più vasto campo del sogno.
Cosa c’è oltre? Può darsi che i cambiamenti occorsi con la digitalizzazione e il progresso toccheranno ulteriormente il nostro inconscio. Magari presto sogneremo in 8K e Full HD oppure ci penseremo come protagonisti di un videogioco.
Ciò che ci circonda ritorna in forme nuove nel mondo onirico del sogno. Ed è per questo che il sogno non smetterà mai di affascinare l’uomo.